Le 7 divinità della fortuna
Conosci le sette divinità della fortuna? Sai perché sono importanti per i giapponesi?
La loro origine e cosa fanno
Le 7 divinità della fortuna o meglio Shichifukujin (七福神) sono un gruppo di sette divinità venerate in India, Cina e Giappone. Solo una di queste è difatti giapponese e proviene dallo Shintoismo: Ebisu. Tre sono Hindu-Buddiste: Daikokuten, Bishamonten, e Benzaiten e le altre tre sono di origine cinese e Taoiste-Buddiste: Hotei, Jurōjin, and Fukurokuju.
Rappresentano un importante aspetto della cultura giapponese: l’unione di diverse credenze e religioni. Infatti, sono un esempio eloquente di come induismo, buddismo e shintoismo possano vivere insieme.
Stando alla tradizione giapponese le sette divinità si sono imbarcate dal paradiso su una nave, chiamata Takarabune(宝船), piena di tesori che arriva sulla terra i primi giorni dell’anno nuovo con lo scopo di portare fortuna e ricchezza.
Si dice che mettere una foto di questa nave con le 7 divinità sotto il cuscino la notte dell’ultimo dell’anno ed avere avuto un bel sogno durante la notte, porti fortuna per tutto l’anno a venire. L’importante è che non si racconti il sogno a nessuno. Se invece si sogna qualcosa di brutto bisognerà pregare la divinità baku (獏 o 貘) che protegge dagli incubi. Altrimenti basterà gettare l’immagine delle 7 divinità in un fiume o nel mare.
L’origine delle 7 divinità
La nave che li trasporta
Che forma ha? Come è?
La raffigurazione della nave che li trasporta ha avuto dei cambiamenti nell’arco del tempo. Nel 1600 ca. le 7 divinità della fortuna usavano una nave a testa di drago. Poi nel tempo questa è sparita ed è diventata una comune barca. Per un periodo, invece di una barca di legno, i 7 viaggiavano su una barca a forma di pesce gatto (namazu鯰) questo perché in passato si pensava che un grande pesce gatto vivesse sotto la terra e provocasse i terremoti.
Anche il kanji o l’ideogramma che si trova sulla vela è cambiato nell’arco del tempo. In origine si trovava sulla vela il kanji 寶che poi è stato semplificato in quello di tesoro (takara 宝).
Le 7 divinità della fortuna
Daikokuten 大黒天
Dio della terra, agricoltura, protettore dei contadini. Portatore di ricchezza e prosperità. Protettore contro le alluvioni. Possiede la virtù della fortuna.
Origine indiana. Introdotto in Giappone nel IX secolo D.C.
Viene rappresentato sopra due balle di riso o cereali. Su una spalla porta il sacco della fortuna ed in una mano il maglio magico. Spesso rappresentato con Ebisu che si dice sia suo figlio.
Fukurokuju 福禄寿
Dio della ricchezza, della felicità, della virilità e fertilità. Ha la virtù di essere popolare.
Origine cinese
Rappresentato con una testa allungata e la barba bianca. Porta con sé un bastone a cui è attaccata una sorta di zucca. Possiede anche delle pergamene che contengono tutta la saggezza del mondo. Ha il potere di far rivivere i morti. Popolare tra gli orologiai e gli atleti.
Benzaiten 弁財天
Divinità della musica, bellezza, eloquenza, letteratura e dell’arte in genere. Possiede la virtù dell’amabilità.
Origine indiana
Spesso rappresentata con un biwa, mandolino giapponese che per lei diventa magico. Ai suoi piedi ha un serpente o drago del mare. È l’unica donna tra le 7 divinità della fortuna. Popolare tra gli artisti, scrittori e musicisti.
Bishamonten 毘沙門天
Dio del tesoro, portatore di ricchezza, difensore della nazione, flagello dei malfattori, guaritore dalle malattie. Ha la virtù della dignità.
Origine indiana
Indossa un’armatura e porta con sé una lancia in una mano e nell’altra la pagoda della ricchezza. Popolare tra i soldati, dottori e in certi monasteri buddisti.
Ebisu 恵比寿
Dio dell’oceano, della pesca. Portatore di fortuna. Onesto e lavoratore. Possessore della virtù della schiettezza e della correttezza.
Origine giapponese. Nome Shintoista: Kotoshiro-nushi-no-kami (事代主神)
In una mano ha una orata che è segno di fortuna e nell’altra una canna da pesca. Inizialmente venerato dai pescatori e marinai, poi dai commercianti.
Jurojin 寿老人
Dio della saggezza e longevità. Possiede proprio la virtù di poter vivere a lungo e quindi essere longevo.
Origine cinese. Identificato con Laozi fondatore del taoismo cinese.
Anch’egli con la barba bianca. Possiede anche lui un bastone a cui è attaccato vicino la pergamena della vita. Può essere rappresentato con una tartaruga, renna o gru. Per certi versi Fukurokuju e Jirojin rappresentano due manifestazioni della stessa divinità. Alle volte porta con sé un bicchiere in quanto gli piace il sakè. Venerato dagli insegnanti, professori e scienziati.
Hotei 布袋
Dio della contentezza e della felicità, ha la virtù della magnanimità.
Origine cinese
È il possessore della borsa dei tesori che non si svuota mai. Ai suoi piedi può avere dei bambini. La sua storia è basata su una persona realmente esistita. C’è chi lo associa al Buddha sorridente. Per venerazione bisogna toccare il suo stomaco affinchè porti buona fortuna. È venerato soprattutto dai baristi. Tra i 7 è la divinità più conosciuta al di fuori del Giappone.
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