Vivere in Giappone è un sogno per molti, soprattutto di quelli che sono attratti dalla cultura, dalla tecnologia e dal fascino del Sol Levante. Ma dietro alla bellezza e la ricerca della perfezione che il paese mostra, non mancano le difficoltà. Ed, infatti, oltre ai begli aspetti ci sono anche le cose meno belle del Giappone e un lato nascosto del Giappone da scoprire.
In questo articolo esploreremo le sfide che si possono incontrare vivendo in Giappone, dalla burocrazia complessa alla discriminazione, passando per i piccoli appartamenti e la vita lavorativa stressante.
Vediamo insieme le cose meno belle del Giappone che spesso vengono trascurate da chi vuole o sogna di trasferirsi in questo fantastico paese.
Contenuti
- 1 1. Il problema degli appartamenti e la discriminazione
- 2 2. Gli alloggi piccoli e poco insonorizzati
- 3 3. Il costo della vita
- 4 4. Il lavoro in Giappone: lunghi orari e poca libertà
- 5 5. La burocrazia e la perdita di indipendenza
- 6 6. La salute mentale in Giappone
- 7 7. Riflettendo sull’esperienza da straniero in Giappone
- 8 8. Il lavoro in Giappone per stranieri
- 9 Conclusioni
1. Il problema degli appartamenti e la discriminazione
Partiamo da qualcosa che è necessario se si vuole vivere in Giappone… il posto dove abitare. La casa potrebbe diventare un problema e una delle cose meno belle del Giappone.
Trovare un appartamento in Giappone è difficile per gli stranieri. Molti proprietari non vogliono affittare agli stranieri, perché pensano che siano “un problema” o “un rischio” . Infatti, nei moduli di affitto per i proprietari, esiste una casella per indicare che non vogliono affittare agli stranieri.
Ci sono volte in cui i proprietari hanno paura che gli stranieri non conoscano le regole della convivenza in Giappone, altre volte preferiscono semplicemente evitare problemi di comunicazione. Qualunque sia il motivo, la sensazione di essere esclusi può essere avvilente e frustrante.
Perché succede questo? Perché le agenzie immobiliari alle volte mostrano dati e statistiche per convincere i proprietari che gli stranieri potrebbero non pagare l’ultimo mese di affitto e lasciare il paese senza preavviso.
Inoltre, la maggior parte della popolazione giapponese è giapponese e questo fa sì che la percentuale di inquilini stranieri sia molto bassa. Questo non rende la ricerca e l’affito più facile. Per molti, trovare un appartamento in Giappone è come completare il videogioco più difficile del mondo: ci si sente soddisfatti alla fine, ma nel percorso non mancano ostacoli e anche discriminazione.
Un’agevolazione potrebbe essere quella di lavorare per un’azienda giappoense. Se si lavora per un’azienda giapponese, spesso è l’azienda stessa a trovare un appartamento per i dipendenti stranieri, rendendo il processo più facile. Ma quando si deve cercare casa da soli, può diventare un’esperienza scoraggiante.

2. Gli alloggi piccoli e poco insonorizzati
Altro problema che riguarda gli appartamenti giapponesi e proprio la loro struttura.
Vivere in un appartamento in Giappone, soprattutto nelle grandi città come Tokyo, significa spesso dover accettare spazi piccoli, molto ridotti e pareti sottili.
Nonostante questo il costo degli affitti è elevato e la privacy è limitata. È comune sentire i vicini parlare o discutere attraverso le pareti. Se ami guardare un film senza cuffie o cucinare in una cucina spaziosa, potresti avere difficoltà ad adattarti.
Infatti bene scordarsi le stanze grandi, le grandi cucine e le case ampie a meno che non si voglia spendere davvero tanto.
3. Il costo della vita
Il Giappone, e in particolare nella città di Tokyo, è una delle città più costose del mondo. Gli affitti, i trasporti e alcuni generi alimentari possono incidere pesantemente sul budget. Per molti giovani, vivere in un piccolo monolocale con un affitto elevato è una realtà inevitabile.
Bisogna però dire che volendo si può spendere poco, specie per la spesa alimentare. Infatti comprando nei supermercati non mancano offerte e sconto per quanto comprare quanto. Ma dei prodotti avranno la maggior parte delle volte dei costi elevati: la frutta, i formaggi..
Un aiuto si potrebbe avere con i trasporti in quanto la maggior parte delle volte sono coperti, in tutto o in parte, dal datore di lavoro.
Per approfondire l’argomento del costo della vita in Giappone vi rimando a quest’altro mio articolo.

4. Il lavoro in Giappone: lunghi orari e poca libertà
Il Giappone è famoso per la sua puntualità e il suo ordine. Per esempio, una compagnia ferroviaria una volta si è scusata pubblicamente perché un treno è partito con 20 secondi di anticipo. Questo dimostra quanto la società giapponese sia rigida e precisa. Ma dietro a questa efficienza, c’è un grande sacrificio umano.
Sicuramente questo è una delle cose non belle non del Giappone e che mette a dura prova tanti stranieri.
Molti lavoratori giapponesi fanno orari lunghissimi e non prendono tutte le ferie a cui hanno diritto. Difficilmente vedrete giapponesi che fanno ferie di 15-20 giorni. Faranno tutti le ferie negli stessi giorni, spesso la Golden Week, ed al massimo per 6-7 giorni.
Infatti, anche se hanno 20 giorni di ferie all’anno, di solito ne prendono solo 10. Andare in vacanza è visto male dai colleghi e dai capi, perché chi non è sempre presente in ufficio viene considerato un cattivo lavoratore.
Anche gli stranieri che lavorano in Giappone notano questa cultura. Per esempio, un insegnante può finire il lavoro alle 16:30, ma se rimane in ufficio fino alle 18:00, riceve complimenti per il suo “impegno”, anche se non sta facendo nulla di utile.
A ciò si aggiunge il problema è che alle volte, gli straordinari non vengono nemmeno pagati. Questo rende il lavoro stressante e poco gratificante.
5. La burocrazia e la perdita di indipendenza
Altro aspetto negativo della vita giapponese è la burocrazia. Un lato oscuro del Giappone che mostra sicuramente una cosa meno bella di questo Paese.
Un altro problema per gli stranieri è la burocrazia. Aprire un conto in banca o quello alle poste, ottenere un contratto telefonico o anche solo usare il microonde può diventare complicato per chi si trasferisce in Giappone.
Molti processi richiedono documenti scritti a mano, fax e timbri personali. Inoltre, la maggior parte dei moduli sono scritti in giapponese con caratteri kanji difficili da leggere. Per questo motivo, gli stranieri devono spesso chiedere aiuto a qualcuno per completare le procedure. Questo può far sentire le persone dipendenti dagli altri e incapaci di gestire la propria vita da sole.
Vi lascio immaginare quanto possa essere complesso il processo e i moduli per pagare le tasse soprattuto se si lavora come freelancer e in diverse valute, come euro e dollari.
6. La salute mentale in Giappone
Non va nemmeno sottovalutato l’aspetto della salute mentale.
La salute mentale in Giappone è un tema ancora tabù. Un mio conoscente che soffriva di grave depressione è andato da un medico, ma gli è stato detto che doveva semplicemente essere più felice. Questo approccio non è stato utile.
Trasferirsi in Giappone per chi ha problemi di salute mentale cronici potrebbe peggiorare la situazione.
Le difficoltà infatti possono aumentare se vivi in un posto dove non parli la lingua e non puoi facilmente trovare uno specialista, il tuo benessere potrebbe peggiorare.
Prima di fare un grande cambiamento, come quello di venire a vivere in Giappone, è importante valutare bene la situazione e parlare con un medico.

7. Riflettendo sull’esperienza da straniero in Giappone
Quando sono arrivato in Giappone, alle volte, ho notato che le persone mi fissavano. Questo mi metteva a disagio, ma con il tempo ho capito che la maggior parte del problema era nella mia testa.
Essere un “gaijin” (straniero) in Giappone può essere un’esperienza strana, ma con il tempo ho imparato a razionalizzare la situazione e non farmi influenzare troppo.
Ma è bene essere pronti a questo tipo di esperienze se si sta pensando di venire a vivere in Giappone. Infatti nei luoghi turistici gli stranieri sono molto più comuni, ma se si abita fuori città o in quartieri in cui ci sono solo giapponesi, potrebbe essere più difficile viverci.
8. Il lavoro in Giappone per stranieri
Molti mi chiedono che tipo di lavori ci sono per gli stranieri in Giappone.
La risposta dipende dalle tue competenze e dal livello di giapponese che parli. Generalmente, le aziende giapponesi preferiscono assumere persone che parlano giapponese, a meno che non si tratti di settori specifici come la progettazione di videogiochi o altre industrie che richiedono talenti specializzati.
Se hai competenze e parli la lingua, ci sono molte opportunità. Ma prima di partire è per non trovare una cosa non bella del Giappone meglio valutare cosa fare nel Paese del Sol Levante.
Ma questo è un argomento che approfondirò meglio un’altra volta.
Conclusioni
Siamo arrivati alla fine di quest’articolo che mostra le cose meno belle e le difficoltà di vivere in Giappone.
Vivere in Giappone è un’esperienza che può essere incredibilmente gratificante, ma non mancano le difficoltà. L’adattamento alla cultura giapponese, la gestione delle aspettative professionali e la sfida di creare relazioni autentiche richiedono pazienza e resilienza.
Tuttavia, se si è disposti ad affrontare le sfide, la vita in Giappone può essere arricchente e dare tante soddisfazioni.
E alla fine, la decisione di vivere in Giappone dipende molto dal proprio stile di vita e dalla propria mentalità: alcuni potrebbero sentirsi sopraffatti, mentre altri potrebbero trovare un senso di appartenenza che durerà tutta la vita.
Quindi se siete interessante a non viaggiare solo in Giappone ma anche a viverci… con tanta volontà e resilienza potrete fare tutto.