Abito in Giappone da diversi anni ormai e penso di poterti dire quali sono le regole non dette di questo paese e soprattutto cosa non devi fare in Giappone se non vuoi farti prendere da puro gaijin (straniero in Giappone).
Il Giappone è una nazione ricca di norme sociali e tradizioni che per gli stranieri e i turisti non sono sempre facili da comprendere soprattutto quando non sono dette e quindi non sono delle vere e proprie leggi.
Infatti, mentre molte delle regole giapponesi sono esplicitamente scritte e facili da seguire, ci sono numerose regole non dette che sono altrettanto fondamentali per non commettere errori sociali e creare situazioni spiacevoli.
Queste norme informali riguardano il comportamento in luoghi pubblici, i modi di comportarsi con gli altri e anche l’abbigliamento.
In questo articolo, esploreremo alcune delle regole non dette più importanti che ogni visitatore dovrebbe conoscere prima di intraprendere un viaggio in Giappone.

Contenuti
- 1 Il Comportamento al pubblico: la nobile arte del silenzio
- 2 Regole non dette in Giappone: l’uso degli occhiali da sole e la moda in Giappone
- 3 Le regole non scritte sull’uso delle scale mobili e l’etiquette nelle aree pubbliche
- 4 Il gesto del puntare il dito: un tabù sociale
- 5 Le regole non dette in Giappone… riservare i tavoli nei caffè e ristoranti
- 6 Vivere e comprendere le regole non scritte del Giappone
Il Comportamento al pubblico: la nobile arte del silenzio
Una delle caratteristiche più affascinanti del Giappone è il rispetto per la privacy e per la tranquillità soprattutto negli ambienti pubblici. Recentemente diversi youtuber hanno postato video di come disturbavano le persone in Giappone, pensando di essere simpatiche, e hanno rischiato davvero grosso!
Eccoci quindi alla prima regola non detta in Giappone. La regola riguarda l’uso del telefonino che sicuramente porterete sempre con voi nel vostro viaggio.
Nonostante i bar e i ristoranti giapponesi siano spesso molto vivaci, c’è una regola importante che riguarda l’uso del telefono. In Giappone, rispondere al telefono in luoghi pubblici come ristoranti, izakaya, bar, o anche nei caffè, è considerato un atto maleducato.
Questa regola non detta del Giappone si estende anche ai trasporti pubblici come autobus e treni, dove è assolutamente vietato usare il telefono in modo rumoroso e che alle volte è indicato dai cartelli (rientra quindi a metà tra una regola detta e non detta). In particolare, rispondere a una chiamata mentre si è in un bar o ristorante può sembrare scortese e sgradevole, in quanto può disturbare la conversazione e l’atmosfera intima del luogo.
Se hai una chiamata urgente da ricevere, è bene uscire dal locale per non interrompere il flusso delle interazioni tra le persone presenti.
Questo comportamento non è solo una semplice formalità: riflette il profondo rispetto giapponese per gli altri e la volontà di non disturbare il piacere della compagnia e del momento condiviso. Anche se il rumore ambientale è elevato, come spesso accade in bar e ristoranti affollati, rispondere al telefono rimane considerato scortese. La regola è semplice: non disturbare gli altri e cerca di essere presente nella conversazione, rispettando gli altri.
Inoltre, mentre in molti paesi potrebbe sembrare normale sentire la melodia di una chiamata o una conversazione ad alta voce in spazi pubblici, in Giappone la tolleranza per questi rumori è molto bassa.
La tranquillità, sia nei trasporti pubblici che nei locali, è una parte fondamentale della cultura sociale giapponese. Quindi attento a seguire questa regola non detta giapponese.
Regole non dette in Giappone: l’uso degli occhiali da sole e la moda in Giappone
Un altro aspetto interessante della cultura giapponese riguarda l’uso degli occhiali da sole.
In molti paesi occidentali, gli occhiali da sole sono semplicemente un accessorio per proteggersi dal sole o per esprimere uno stile personale. Ma è una delle regole non dette in Giappone che è bene rispettare.
Tuttavia, in Giappone, l’uso di occhiali da sole in alcune situazioni può essere visto come un atto di maleducazione. Questo è soprattutto vero durante gli avvenimenti formali o quando ci si trova in luoghi di culto, come templi e santuari.
Perché è importante rispettare questa regola non detta in Giappone?
La ragione di questo comportamento è legata alla mancanza di trasparenza nelle relazioni interpersonali. Gli occhiali da sole possono impedire di vedere gli occhi di una persona, elemento essenziale per comunicare apertura e onestà.
In Giappone, gli occhi sono considerati una finestra importante della personalità e della comunicazione non verbale. Indossare occhiali da sole può quindi dare l’impressione di nascondere le proprie emozioni o intenzioni, cosa che non viene ben vista, soprattutto quando si parla con persone di status più elevato.
Un altro aspetto curioso è che, sebbene la temperatura in Giappone possa raggiungere livelli molto alti, l’uso dei pantaloncini è considerato poco elegante, soprattutto in situazioni formali o semi-formali. Anche durante l’estate, quando il caldo è opprimente, come spesso accade in Giappone, la maggior parte dei giapponesi preferisce indossare pantaloni lunghi o gonne, evitando di mostrarsi in pubblico in abbigliamento troppo casual.
La preferenza per una presentazione ordinata e rispettosa si riflette anche nelle scelte di abbigliamento. Durante un incontro formale o in un ambiente di lavoro, l’abbigliamento deve essere discreto, sobrio e mai eccessivo.
Il fatto che l’abbigliamento sia regolato da queste convenzioni sottolinea ancora una volta l’importanza della comunicazione visiva in Giappone e il rispetto per le situazioni sociali che sono molto importanti e che hanno le loro regole non dette.

Le regole non scritte sull’uso delle scale mobili e l’etiquette nelle aree pubbliche
Tra le regole non dette in Giappone non poteva mancarne una sulle scale mobili che troverete dovunque in Giappone soprattutto nella metro, per prendere i treni e nei negozi.
Infatti, un altro aspetto interessante della cultura giapponese riguarda il comportamento sulle scale mobili, che potrebbe sembrare banale, ma in Giappone è una questione di ordine e rispetto per gli altri. Nei paesi occidentali, spesso non c’è una regola specifica su dove stare sulle scale mobili. Chiunque può occupare qualsiasi parte della scala mobile senza prestare particolare attenzione agli altri. Tuttavia, in Giappone, le cose sono diverse.
A Tokyo, ad esempio, le persone si mettono sempre sulla sinistra delle scale mobili per lasciare libera la destra, che è riservata a chi ha fretta o deve correre. Se sei in Osaka, la situazione si capovolge e le persone si mettono sulla destra, lasciando la sinistra libera. Questi piccoli dettagli possono sembrare di poco conto, ma riflettono una cultura che dà molta importanza all’ordine e alla fluidità del movimento pubblico.
Quindi attento durante i tuoi viaggi in Giappone.
Se sei un turista e non rispetti queste convenzioni, potresti causare disagio alle persone che ti seguono, che potrebbero emettere un suono di frustrazione, simile a un sospiro o un rumore imbarazzante. In Giappone, la comunicazione non verbale gioca un ruolo fondamentale: non è detto che qualcuno ti dica direttamente che stai bloccando la strada, ma le persone sono molto attente e si aspettano che tu adatti il tuo comportamento al contesto circostante.
In generale, gli spazi pubblici in Giappone sono fatti per facilitare la circolazione fluida delle persone.
Non è raro vedere qualcuno che si sposta con attenzione per non intralciare gli altri, anche in situazioni affollate, come sui mezzi pubblici o nelle stazioni ferroviarie.
Quindi attento nel rispettare questa che è una delle più importanti tra le regole non dette in Giappone. La consapevolezza di non ostacolare il passaggio degli altri è una regola tacita che molti giapponesi rispettano senza pensarci troppo.

Continuando con le regole non dette in Giappone eccone una da evitare a tutti i costi!
In Giappone, puntare il dito verso una persona o qualcosa è considerato un atto molto maleducato e sgarbato. Questo gesto, che in molte altre culture è del tutto normale, è visto come un atto che sottolinea l’isolamento o l’umiliazione della persona a cui si rivolge.
Quando si vuole indicare qualcosa o qualcuno, invece di usare il dito, la pratica giapponese vuole che si utilizzi il movimento della testa o si faccia un ampio gesto con tutta la mano.
Questa regola non è solo una convenzione sociale, ma una manifestazione della profonda sensibilità alla collettività che caratterizza la cultura giapponese. L’idea alla base di questo comportamento è che indicare direttamente qualcuno possa farlo sentire isolato o oggetto di attenzione indesiderata, qualcosa che viene evitato in un paese dove il rispetto per la privacy e l’armonia sociale sono molto importanti.
Non vi nascondo che nel corso degli anni, vivendo in Giappone, mi sono accorto che anch’io, senza neanche pensarci troppo, ho iniziato a cercare di evitare di puntare il dito. Mi è diventato naturale fare ampi gesti con la mano o semplicemente annuire con la testa per indicare qualcosa o qualcuno.
Anche se questa regola non detta in Giappone può sembrare strana, è una delle tante piccole regole che, se seguite, dimostrano il rispetto e l’educazione verso gli altri. Non c’è bisogno di farlo in maniera esagerata, ma è importante essere consapevoli di come i propri gesti possano influire sugli altri.

Le regole non dette in Giappone… riservare i tavoli nei caffè e ristoranti
Un’altra regola sociale giapponese che potrebbe sembrare strana a chi non è abituato alla cultura giapponese riguarda il comportamento nei caffè e ristoranti.
In Giappone, capita spesso di entrare in un locale pieno e vedere una persona lasciare una borsa, un portafoglio o un altro oggetto personale su un tavolo. Questo non significa che l’oggetto sia stato dimenticato, come accadrebbe in molte altre parti del mondo, ma che quella persona ha semplicemente “prenotato” il tavolo in modo informale.
Nel caso in cui vi troviate in una situazione del genere, non è consigliato di prendere l’oggetto e pensare che si tratti di un oggetto smarrito. Al contrario, è molto probabile che si tratti di un segno di riservazione, un gesto tacito che indica che quella persona sta solo aspettando di tornare al tavolo, magari dopo essere andata in bagno o a fare un’altra commissione.
Questa pratica può sembrare strana a chi proviene da una cultura dove il furto di oggetti in pubblico è un problema più comune, ma in Giappone è una norma tacita di fiducia. Le persone, infatti, confidano che gli oggetti personali non vengano toccati da estranei (regola che può sembrare strano che se ci si pensa bene è normalissima!!!). Quindi, se vedete una borsa su un tavolo e nessuno sembra essere nelle vicinanze, non fatevi prendere dall’impulso di “aiutare” il locale rimuovendo l’oggetto. Piuttosto, aspettate che la persona ritorni, oppure, se è necessario, verificate con il personale del locale prima di fare qualsiasi mossa.
Attenti quindi anche un’altra tra le più importanti regole non dette in Giappone.
Vivere e comprendere le regole non scritte del Giappone
Queste regole non scritte offrono uno spunto interessante su come la cultura giapponese valorizzi il rispetto reciproco e l’armonia nelle relazioni sociali.
Non a caso, il Giappone, infatti, è una nazione dove le buone maniere, anche nei piccoli gesti quotidiani, rivestono un’importanza enorme. Sebbene molte di queste regole possano sembrare insolite o incomprensibili all’inizio, comprenderle e rispettarle è un passo importante per integrarsi e sentirsi parte di questa affascinante società.
Viaggiare in Giappone, quindi, non significa solo visitare templi, parchi e città moderne, ma anche apprenderee rispettare i codici sociali che fanno di questo paese un esempio di civiltà e rispetto degli altri.
Se ci si avvicina con la giusta mentalità e una dose di curiosità, queste regole non scritte possono diventare parte integrante di un’esperienza più profonda e significativa e sicuramente verrete apprezzati per rispettare le regole e le abitudini del Paese.