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Riso Giapponese: alimento contro l’obesità
Più di anno fa a Glasgow, dal 28 aprile al 1° maggio, si è tenuto il Congresso Europeo sull’obesità. Uno dei dati emersi è stato che nei paesi dove vi è bassa percentuale di obesi, risulta che vi sia alto consumo di riso. Il dato presentato parla di un consumo giornaliero per persona di 150 grammi.
È stata fatta anche una stima che se ogni persona aumentasse di 50 grammi al giorno si potrebbe ridurre l’obesità dell’1%. Anche se il dato non è altissimo si parla pur sempre di più di 600 milioni di persone.
Consumo di riso nel mondo
Si potrebbe pensare che il Giappone sia uno dei più grandi consumatori di riso nel mondo, ma secondo dei dati, risulta essere circa alla cinquantesima posizione.
Il paese che consuma più riso in assoluto nel mondo è il Bangladesh con 473 grammi al giorno per persona. Segue il Laos con 443 grammi, la Cambogia, con 438 grammi, il Vietnam con 398 grammi e l’Indonesia con 361 grammi. Tra i paesi europei il primo risulta essere la Spagna con 22 grammi. Il Giappone consuma giornalmente per ogni persona circa 119 grammi.
Dato da confermare
Il Congresso di Glasgow però non può dimostrare scientificamente il nesso che vi è tra l’obesità e il consumo di riso ma le statistiche possono sostenere questa teoria.
Non bisogna nemmeno giungere alla conclusione di consumare più riso e meno pasta avendo la falsa idea di dimagrire. Il troppo consumo di riso può portare infatti il diabete di tipo 2.
Cosa ne pensano i giapponesi
La composizione principale del riso giapponese contiene carboidrati, così come il grano e le patate, ma è importante evidenziare che il riso contiene una quantità minima di micronutrienti e fibre.
Una ricercatrice e professoressa giapponese, Tomoko Imai dell’Università Dōshisha (同志社大学) di Kyoto sostiene che però una dieta basata sul riso, come quasi tutte quell’Asia potrebbe prevenire l’obesità.
Ma i dati di consumo di riso giapponese non confermano quanto detto dalla dottoressa Tomoko Imai in quanto, dal 1961 ad oggi, il consumo di riso è calato drasticamente. È passato infatti dai circa 118 chili a 54 chili circa che se si considera il consumo di ciotole (ogni ciotola è di circa 60 grammi) si passa dalle 5,4 ciotole alle 2,5 ciotole.
La nuova dieta dei giapponesi
È ovvio che riducendosi il consumo di riso giapponese è aumentato l’uso di altri nutrienti.
Nel tempo è aumentato il consumo di carne, latte e latticini così come è aumentato l’uso di olio e grassi.
Questo perché nel tempo è aumentato anche il consumo di cibo occidentale.
Ma il Giappone tende comunque a restare attaccato alle sue tradizioni tant’è che nel 2013 la cucina washoku (和食), cioè la cucina tradizionale giapponese, è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Resta comunque il dubbio del perché all’estero venga valorizzata così tanto al contrario del Giappone che ne sta perdendo il vero valore.
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