Nella mitologia giapponese un ruolo fondamentale lo hanno i figli di Izanami: Amaterasu, Tsukoyomi e Susanoo.
Questi ebbero un grande ruolo nella storia del Giappone e in quella degli imperatori giapponesi.
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La loro nascita
Dopo essere scappato dallo Yomi, Izanagi iniziò il suo rito di purificazione.
Nell’ultimo passo della cerimonia di purificazione, Izanagi lavò il suo occhio sinistro, da cui nacque Amaterasu Ōmikami (天照大御神); dal suo occhio destro nacque Tsukuyomi-no-mikoto (月読命); e dal suo naso nacque Takehayasusanoo-no-mikoto. più brevemente conosciuto come Susanoo (須佐之男). Queste tre divinità sono chiamate i “tre figli preziosi” e sono rispettivamente le divinità del Sole, della Luna e dei Mari.
Izanagi decise di dividere il mondo tra questi tre fratelli: Amaterasu divenne la dea del Sole e dei Cieli, Tsukiyomi divenne il dio della Luna e della notte e al fratello Susanoo spettò il regno delle tempeste e del mare.
Amaterasu e Tsukoyomi: moglie e marito?
In origine, Tsukuyomi e Amaterasu avrebbero dovuto essere moglie e marito. Non c’è da scandalizzarsi in quanto anche i genitori, Izanami e Izanagi, erano fratello e sorella.
Si racconta però che un giorno Tsukoyomi andò a trovare la divinità del cibo Uke-Mochi. Questa per accogliere degnamente il suo ospite preparò un degno banchetto ma la cui preparazione lasciava alquanto a desiderare.
Tsukoyomi arrabbiato, e forse anche un po’ disgustato, tagliò la testa della divinità. Amaterasu saputo l’episodio fu talmente amareggiata da decidere di non voler più vedere il fratello, probabile futuro marito.
Ecco perchè la luna e il sole non si incontrano mai!
La sfida tra Amaterasu e Susanoo
Susanoo era quello più irrequieto tant’è che lo stesso Izanagi decide di esiliarlo nel mondo Yomi. Susanoo prima di accettare decide di chiedere consiglio a sua sorella. La sorella però, conoscendo la poca sincerità di Susanoo, lo sfidò a dimostrare di essere veramente sincero nel volerla solo salutare senza avere doppi propositi. L’oggetto della sfida sarebbe stata la creazione delle divinità.
Amaterasu generò tre donne da una spada che si era fatta dare da Susanoo, e Susanoo cinque uomini da una collana che si era fatta dare da Amaterasu. Nessuno dei due voleva dichiararsi sconfitto. Susanoo pertanto scese sulla Terra ruppe gli argini delle risaie di Amaterasu, scuoiò il suo cavallo e defecò nel suo palazzo. Amaterasu offesa, fuggì e si nascose in una grotta. Poiché la divinità del Sole era ora nascosta, il mondo rimase oscurato.
Per farla uscire dalla grotta, le altre divinità misero davanti alla caverna uno specchio e organizzarono una danza stramba e oscena che fece ridire le altre divinità e che incuriosì Amaterasu, che, curiosa uscì fuori dalla caverna. Da lì partì un piccolo raggio di luce che venne chiamato “alba”. Quando uscì fu bloccata dalle altre divinità e la grotta fu chiusa.
L’esilio di Susanoo
Susanoo, che nel frattempo era stato esiliato dal Cielo, giunse nella provincia di Izumo, dove si imbatté in una famiglia in lacrime per la sorte della loro figlia: questa infatti veniva minacciata di essere catturata da un drago con otto teste e otto code.
Susanoo, innamorato della giovane, si offrì volontario per salvarla, ma in cambio voleva che le venisse concessa la sua mano per sposarla. La sua richiesta venne accettata e Susanoo sconfisse come promesso il drago. Nell’uccidere il drago in una delle sue code trovò una spada che donò ad Amaterasu per farsi perdonare.
Da lì nacquero i figli di Susanoo di cui si ricorda: Okuninushi (大国主) o Onamuji.
Più volte fu vittima della gelosia e delle prove fatte dai suoi stessi fratelli. Questi si innamorerà poi della principessa e si stabilirà nella provincia di Izumo. Susanoo gli diede il compito di regnare sulla terra ma preso da vicissitudini romantiche si dimenticò ben presto di questo dovere.
Gli imperatori discendenti di Amaterasu
Susanoo e Amaterasu ebbero dei contrasti anche per decidere chi dove regnare sulla Terra. Amaterasu vedendo che Okuninushi era della linea malvagia di Susanoo voleva che uno dei suoi figli regnasse sulla terra.
Quindi Amaterasu ordinò a uno dei suoi figli nati dalle sue perline di andare, Ame-no-Oshihomini, ad Ashihara-no-Nakatsukuni, la terra, e ripristinare l’ordine. Ma questi si rifiutò perchè la vide un ambiente troppo ostile. Provò con altri figli ma invano.
Tutto si risolse quando Okuninushi, seguendo il consiglio del figlio, decise decise di abdicare.
Il primogenito di Amaterasu andò quindi sulla terra per regnarla. Dal primogenito di Amaterasu nacque Niniji che divenne il primo effettivo sovrano del Giappone fu Niniji, nipote di Amaterasu, che gli fece dono dei suoi tesori:
- lo specchio di Yata (八咫鏡) che è nel santuario di Ise . Lo specchio ottagonale usato dagli dei per fare uscire Amatarasu fuori dalla grotta. Simboleggia la verità e la saggezza.
- il magatama di Yasakani (八尺瓊曲玉) che si trova nel Palazzo Imperiali di Tokyo. È il gioiello a forma di virgola o feto usato per far uscire Amaterasu dalla grotta ma invano. Rappresenta la prosperità.
- la spada di Kusanagi (草薙剣) che a Nagoya nel santuario di Atsuta. Questa era la spada che Susanoo tirò fuori dalla coda del drago e che fu offerta ad Amaterasu come offerta di pace. Rappresenta il valore.
Amaterasu lo incaricò di governare il Giappone con questi doni. Da Ninigi discende il primo vero imperatore della storia del Giappone: Jimmu (神武天皇).
Fu pertanto Amaterasu, il cui nome significa “splendente nel cielo“, che mandò il primo sovrano del Giappone dal cielo al Giappone, così gli imperatori del Giappone sono considerati divini e diretti discendenti di Amaterasu.
Tali eventi si festeggiano l’11 febbraio con il Kenkoku Kinebi (建国記念日), l’Anniversario della Fondazione del Giappone. È questa una festa nazionale che venne ripristinata nel 1966, dopo essere stata abolita nella Seconda Guerra Mondiale.
La discendenza degli imperatori da Amaterasu potrebbe spiegare perché la bandiera del Giappone è un sole e anche perchè il Giappone si chiama “Paese del Sol levante”!