Nell’articolo: “Le feste giapponesi” abbiamo iniziato a vedere le principali festività a calendario giapponese. Anche se le principali festività giapponesi si concentrano nella famosa settimana d’Oro, la golden Week, che va da fine aprile, ad inizio maggio, anche durante gli altri mesi, troviamo delle feste davvero belle e particolari. Una di queste è l’ Hinamatsuri, conosciuta anche come festa delle bambole, oppure festa delle bambine. Si tratta di una ricorrenza giapponese che cade il terzo giorno del terzo mese (il 3 marzo). Una festa dedicata alle bambine e alla primavera che vanta una storia molto antica che ancora oggi trova spazio tra le feste nipponiche. Una tradizione che vuole che le famiglie si riuniscano per pregare per salute, bellezza e fortuna delle bambine.

Hinamatsuri: storia e credenze

L’ Hinamatsuri nasce nella metà del VII secolo, durante il periodo Heian. A quel tempo si credeva che le tipiche bambolo giapponesi avessero il potere di contenere e trattenere gli spiriti malvagi e le malattie corporali. La festa in antichità veniva chiamata “Momo No Sekku” che letteralmente significa “Festa dei peschi” riferendosi al periodo di sfioritura di questi alberi. La festa fa risalire la tradizione alla cerimonia dell’hina-nagashi, che tradotto suona un po’ come “la bambola fluttuante”. Durante questa celebrazione, alcune bambole di paglia, erano adagiate sul letto dei fiumi e fatte trasportare via dalle correnti. Con questo gesto si voleva allontanare le malattie e la sfortuna dai villaggi e dalle persone. Le bambole lasciate “fluttuare” sull’acqua finivano spesso nelle reti dei pescatori. Per questo motivo, in seguito, la tradizione è stata cambiata e oggi le bambolo sono bruciate nei templi, invece che lasciate libere sulle acque.

Festeggiamenti ed usanze

Ma in cosa consiste effettivamente la tradizione? Nei giorni precedenti il 3 marzo, nelle famiglie in cui sono presenti figlie femmine, sono esposte delle bambole tradizionali giapponesi, chiamate hina. Le bambole sono sistemate sopra un tappeto rosso, chiamato Mousen, che si articola su una struttura a 5 o più piani. La famiglia prega poi affinché le bambine abbiano fortuna, bellezza e un buon matrimonio. Le bambole sono infine ritirate il 3 marzo sera, perché se restano oltre questa data, si pensa possano portare sfortuna alle bambine che infine non si sposeranno.

Le bambole giapponesi e la loro disposizione sulla struttura a più paini, è una rappresentazione del matrimonio dell’imperatore. I personaggi sono disposti sui 5/7 piani a seconda dell’importanza e del ruolo all’interno della famiglia imperiale. Ciascuna bambola raffigura quindi famiglia imperiale, il suo seguito e tutti gli oggetti e le dotazioni dell’epoca. La disposizione delle bambole sui vari altari, cambia da regione a regione del Kanto e del Kensai, ma i livelli contengono comunque le stesse figure.

Primo livello

Su questo altare si trovano l’imperatore, O-bina, con in mano lo scettro rituale e l’imperatrice, Me-bina, con in mano un piccolo ventaglio. Dietro la coppia di solito è posto un paravento dorato, oppure la rappresentazione di alcuni alberi giapponesi. Ai lati delle bambole imperiali sono collocate due piccole lampade chiamate bonbori, a ricordare che i matrimoni venivano festeggiati di sera. Tra la coppia invece sono posti dei vasetti di rami di pesco (kuchibana) che rappresentano la purificazione della coppia.

Secondo livello

Sotto alla coppia imperiale si trovano tre dame di corte che portano il sakè. Due bambole laterali sono raffigurate in piedi, mentre la centrale è seduta e ha i denti dipinti di nero a simboleggiare che è sposata. I personaggi che lavorano per l’imperatore hanno disegnato sopra le sopracciglia tre piccoli puntini neri.

Terzo livello

Su questo piano sono collocati 5 musicisti maschi tradizionali. Il cantante è in piedi e in mano ha un ventaglio, i musici invece sono seduti e in mano anno, rispettivamente: un taiko (tamburo piccolo), un otsuzumi (tamburo grande), un kotsuzumi (tamburello a mano) e un yokobue (flauto).

Quarto livello

Nell’ Hinamatsuri il quarto livello è dedicato ai due daijin: , ministri: il ministro della Sinistra e quello della Destra. Il ministro della destra è una figura giovane, mentre quello di sinistra è più vecchio. Entrambi hanno in mano arco e frecce. A fianco ai ministri sono poste delle ciotole di Hishi Mochi. Dietro a queste bambole si pongono un albero di mandarini (a destra) e uno di ciliegi in fiore (a sinistra).

Hinamatsuri

Quinto livello

Livello dedicato ai tre aiutanti e protettori della famiglia imperiale. Sono raffigurati come tre allegri bevitori con in mano degli attrezzi per la manutenzione.

Sesto Livello

Qui si trovano alcuni oggetti in uso nel palazzo imperiale: cassettiere, cesti per riporre i kimono, specchiere, set da cucito, bracieri, accessori per la cerimonia del tè.

Settimo livello

Infine sull’ultimo altare ci sono gli oggetti in uso fuori dal palazzo reale: jubako o le scatole laccate che servono per portare il bento (ad esempio per l’hanami), palanchini e carri, oppure carretti di fiori.

Hinamatsuri e leccornie da festa

Come qualsiasi altra festività giapponese (e non solo), anche l’ Hinamatsuri ha i propri dolci e i piatti tradizionali. Tra i piatti tipici troviamo:

  1. Chirashizushi – si traduce come “sushi sparso” ed è riso condito con aceto e zucchero, sopra cui è posizionato del pesce crudo e delle verdure colorate. È servito come torta intera, oppure come monoporzione.
  2. Ushio-jiru – zuppa a base di vongole o conchiglie, che simboleggia l’unità di coppia-
  3. Shirozake – bevanda di riso fermentato cui sono aggiunti koji e shōchū per ottenere un liquido bianco opaco e più denso del sakè.
  4. Hina arare – cracker di riso glutinoso, dolci o salata a seconda della zona (Tokyo sono dolci ad esempio)
  5. Hishimochimochi colorato a strati e tagliato a forma di rombo. Rappresenta il risveglio della primavera. I tre strati hanno colori: rosa, che simboleggia i fiori di pesco, bianco, come la neve che si scioglie e verde (lato rivolto verso il basso) che rappresenta la terra con l’erba che cresce.