Divisione del tempo

Cosa sono i periodi storici del Giappone? Tutta la storia del Giappone si divide in grandi intervalli che vengono poi divisi in epoche o periodi. La delimitazione da un periodo ad un altro dipende dallo stile artistico o dal cambio di struttura politica.

Per questo diversi storici indicano le date in maniera diversa rispetto agli altri.

A ciò si aggiunge un ulteriore divisione del tempo che è quella in ere o nengo (年号) che varia a seconda dell’imperatore in carica.

In Giappone oltre al calendario gregoriano si usa quello che conteggia gli anno a seconda dell’imperatore in carica.

Pertanto il 13° anno del periodo Showa corrisponde pertanto al 1938.

Ecco una breve sintesi dei periodi storici del Giappone con gli eventi più importanti accaduti nei relativi periodi.

Preistorico

In questo periodo gli abitanti delle isole del Giappone erano principalmente cacciatori e pescatori. In particolare, nel periodo Yayoi si ebbe l’introduzione del riso nella dieta quotidiana.

Sia il periodo Jomon che Yayoi prendono il nome dal tipo di ceramica fatto in quel momento.

Nel periodo Yayoi viene introdotto l’uso del metallo e si assiste ad una crescita esponenziale delal popolazione del Giappone. In questo periodo le tribù si uniscono in una specie di “regni”.

Invece il periodo Kofun prende il nome dalle tombe dei re dell’epoca che avevano una forma di chiave. Questo nome prende il nome anche di Yamato in quanto era il luogo dove i primi regnanti del Giappone governavo il paese.

Elenco dei periodi:

Periodo Kyusekki                               (circa 15.000 a. C)

Periodo Shinsekki                              (circa 15.000-12.000 a. C)

Periodo Shinsekki                              (circa 15.000-12.000 a. C)

Periodo Jomon                                   (circa 12.000 a. C-400 a.C.)
Periodo Yayoi                                     (circa 400 a. C-350 a.C.)
Periodo Kofun (o Yamato)                 (circa 350 a. C-592 d.C.)

Classico o antico

In questo periodo il Giappone è fortemente influenzato dalla terra ferma ed in particolare dalla Corea. È proprio in questo periodo che viene introdotto il buddismo che si affiancò alla religione autoctona dello shintoismo.

Sempre in questo periodo, in particolare con il principe Shotoku, furono importate dalla Cina idee di governo e di legge ma soprattutto il confucianesimo e il carattere di scrittura cinese.

Sempre in questo periodo il clan Fujiwara introdusse la riforma Taika che prevedeva una distribuzione delle terre e un sistema di tassazione.

Elenco dei periodi:

Periodo Asuka                                    (592-710)

Periodo Nara                                      (710-794)

Periodo Heian                                    (794-1185)

Medioevo

Nel 1185 il clan Minamoto prese il controllo del Giappone e stabilì la sede del governo a Kamakura. In particolare, nel 1192 Minamoto Yoritomo fu nominato shogun.

In questo periodo continua l’influenza cinese che portò dal punto di vista religioso la filosofia zen e poi quello del Lotus Sutra.

Si ricorda in questo periodo l’invasione mongola del 1274 che fallì a causa delle condizioni climatiche avverse che portarono le navi mongole a ritirarsi.

Quando Ashikaga Takauji catturò Kyoto nel 1336 decise di spostare qui la sede del governo ed in particolare nel distretto di Muromachi.

Nel 1542 ci fu l’arrivo dei portoghesi e dei missionari gesuiti in Giappone. Questi arrivati nel Kyushu introdussero le armi da fuoco e la cristianità.

Nel 1568 un signore feudale di nome Oda Nobunaga catturò Kyoto per poi sconfiggere nel 1574 il bakufu Muromachi.

Elenco dei periodi:

Periodo Kamakura                             (1185-1392)

Periodo Muromachi                           (1392-1573)

Pre moderno

Il periodo pre moderno è tra i periodi storici del Giappone quello che butta le basi per il futuro.

Oda Nobunaga dopo aver conquistato Kyoto continuò a eliminare i suoi nemici anche quelli delle sette buddiste che erano diventate molto potenti.

Nel 1582 Nobunaga fu ucciso dal suo generale Akechi che a sua volta fu ucciso dal generale Toyotomi Hideyoshi che prese il potere. Questi demilitarizzò il Giappone distruggendo vari castelli, obbligando i samurai a diventare contadini e tenne sotto controllo il buddismo.

Nel 1587 espulse anche i missionari cristiani e iniziò una campagna di persecuzione nei loro confronti.

Provò anche a conquistare la Cina ma invano in quanto si ferma solo a parte della Corea.

Tokugawa Ieyasu prese il posto di Hideyoshi che morì nel 1598 nonostante avesse promesso fedeltà al clan Hideyoshi. Con la vittoria della battaglia di Sekigahara nel 1600 acquistò potere politico e militare sino a diventare shogun nel 1603.

Creò una fitta e fedele rete con i daimyo e li obbligò a passare del tempo nella capitale Edo. Promosse il commercio con gli inglesi e gli olandesi.

Ci fu un grande cambiamento nel 1720 quando il divieto di leggere letteratura occidentale fu cancellato.

A partire dal 18° secolo ci furono molte pressioni di apertura da parte dei russi, ma invano, e gli europei e gli americani. Ci riuscirono questi ultimi con la forza nel 1853 quando le navi del Commodoro Perry obbligarono l’apertura dei porti per il commercio.

L’apertura era ormai inevitabile sia perché le conoscenze occidentali erano superiori, sia perché il popolo chiedeva una sorta di rinnovamento e di restaurazione del potere imperiale.

Elenco dei periodi:

Periodo Azuchi Momoyama              (1573-1603)

Periodo Edo                                       (1603-1868)

Moderno

Infine tra i periodi storici del Giappone vi è quello moderno che dal Meiji sino a quello dei nostri giorni.

Con il periodo Meiji l’imperatore si trasferì da Kyoto a Tokyo che divenne la nuova capitale. I trattati commerciali, spesso svantaggiosi per il Giappone, gli imposero un veloce cambiamento che si ebbe con delle drastiche riforme.

Si promosse in questo tempo sia l’unità di classe che la libertà di religione nel 1873. Tutte le terre furono restituite all’imperatore nel 1870. Ci fu anche la riforma scolastica e la costituzione di un vero esercito con armi a passo coi tempi.

Si ricordano la prima guerra sino-giapponese (1894-95) e la russo-giapponese (1904-05) che furono entrambe vinte. A queste seguirono la seconda guerra sino-giapponese (1937-1945) e l’entrata nel conflitto della Seconda Guerra Mondiale con l’alleanza con i tedeschi e gli italiani.

In questo periodo si ricordano la guerra del Pacifico e l’atroce momento delle due bombe atomiche lanciate dalle forze americane su Hiroshima e Nagasaki rispettivamente il 6 e il 9 agosto del 1945. Queste portarono alla resa del Giappone fatta dall’imperatore Showa il 14 agosto.

Nel tempo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale il Giappone fu occupato dagli alleati che col generale MacArthur guidarono la ricostruzione del paese.

Fu promulgata una nuova costituzione nel 1947 e fu introdotto il suffragio universale.

Negli anni 60 l’economia nazionale ebbe un boom importante che cambiò lo stile di vita di tutto il paese ma che portò anche una crescita dell’inquinamento.

Nel 1956 si appianarono i rapporti con la Russia e nel 1972 con la Cina.

Negli anni recenti il Giappone ha continuato la sua crescita ed ha manifestato al mondo di essere un paese al pari delle altre grandi potenze mondiali. Esempio della sua capacità di organizzazione e tecnologia furono anche le olimpiadi di Tokyo del 1964.

Elenco dei periodi:

Periodo Meiji                                      (1868-1912)

Periodo Taisho                                   (1912-1926)

Periodo Showa                                   (1926-1989)

Periodo Heisei                                    (1989-30 aprile 2019)

Periodo Reiwa                                    (1° maggio 2019 – oggi)