Ecco un’altra festa giapponese molto sentita dai nostri amici del Sol levante: la festa degli anziani o il Keirou no hi.
In un paese dove il rispetto è uno stile di vita era ovvio che ci fosse anche una festa per festeggiare gli anziani e ricordarsi della loro importanza.
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La festa degli anziani: storia della festa
Il keirou no hi (敬老の日) è la festa degli anziani che si celebra il terzo lunedì di settembre.
La festa è stata istituita originariamente nel 1954 e poi ha cambiato nome nel 1964. Per noi la traduzione è sempre la stessa “Festa degli anziani” ma i per giapponesi la differenza è importante in quanto nel 1954 si usavano questi kanji “年寄りの日” (toshiyori no hi) che indicavano colori che sono anziani, ma poi nel 1965 è cambiata in questa “敬老の日” in cui si usa il kanji “敬” che indica il “rispetto” e poi il kanji “老” che indica le persone anziane. Quindi è la festa in cui si devono festeggiare gli anziani, ricordarsi di portargli rispetto e celebrare la longevità.
La festa giapponese differisce da quella europea o americana che è la “festa dei nonni”. In Giappone la festa è per tutte le persone anziane.
Perché si celebra questo giorno
Ci sono diverse teorie ma la più accredita è quella legata al principe Umayado noto anche come Shotoku Taiki (574-621) che non solo introdusse nella sua corte il buddismo ma esercitò anche le pratiche di pietà del suddetto.
Infatti, costruì il tempio di Shitennoji a Osaka ma anche ospedali, tra cui quello di Saidan che era una sorta di casa riposo per gli anziani e che fu aperta il 15 settembre 593.
La seconda teoria deriva dal “toshiyori no hi”(年取りの日) iniziato nella città di Taka-cho nella prefettura di Hyogo nel 1947. Qui si decise di dare particolarmente risalto alla “saggezza degli anziani” e si tenevano dei “keirokai” (敬老会) che erano delle feste locali per celebrarli. Questa idea si diffuse poi in tutto il paese fino a farla diventare festa nazionale nel 1966.
Cosa fare nella giornata degli anziani
È ovvio che in questo giorno dovendo celebrare gli anziani bisogna cercare di stargli vicini il più possibile. Quindi diversi giapponesi comprano regali per i propri nonni o genitori anziani: fiori, sakè, dolci occidentali o tipici e alle volte vi aggiungono le lettere o disegni dei loro nipoti. Tra i regali più gettonati ricordiamo il manju che è un dolce di riso di forma sferica ripieno di marmellata di fagioli azuki.
Non manca chi fa dei viaggi con i propri cari anziani o chi passa col loro solo del tempo.
Il fine della festa resta comunque quello di celebrare tutti gli anziani, ricordarsi di portargli rispetto e ringraziare per la longevità in genere del popolo giapponese.
La tradizione delle coppe di argento
Una delle tradizioni più sentite del keirou no hi è quella della consegna delle coppe di argento. Dal 1983, infatti, il governo giapponese era solito regalare a chi avesse raggiunto 100 anni una coppa d’argento commemorativa di sakè.
Ma visto che nel tempo l’età media del paese del Sol levante è aumentata non è stato più possibile rispettare questa tradizione. Consideriamo che l’aspettativa di vita del Giappone è di 85 anni e che è tra uno dei paesi più longevi al mondo.
Tutto ciò ha portato alla sostituzione dell’argento col nickel corredata da una lettera di auguri scritta direttamente dal Primo Ministro stesso.