La bandiera giapponese nella sua semplicità è una bandiera che affascina e che ha un significato molto profondo. Se pur stia stata adottata solo di recente la bandiera del Giappone ha un legame antico con la storia stessa del Paese del Sol levante.
Vediamo insieme le caratteristiche principali della bandiera e la sua storia.
Com’è fatta la bandiera giapponese
La caratteristica principale della bandiera giapponese è il cerchio rosso. Si dice che il cerchio simboleggia il Giappone stesso.
I colori della bandiera non sono scelti a caso e sono: il rosso e il bianco. Entrambi i colori hanno significato di buon auspicio.
Il colore rosso in particolare significa amore e vitalità. Caratteristiche del popolo giapponese conosciuti per l’amore nei confronti di qualsiasi forma di vita. Infatti, la stessa religione scintoista li porta a rispettare tutto in quanto ogni cosa è uno spirito.
Il bianco, invece, sono i colori della sacralità e dell’integrità del popolo giapponese.
Il sole ha delle dimensioni ben precise e sono di due unità in altezza e tre unità in larghezza. Esso si trova esattamente al centro della bandiera giapponese.
Simbologia e storia della bandiera del Giappone
Che significato ha la bandiera giapponese?
Il sole della bandiera del Giappone ha una simbologia molto profonda. Esso appartiene alla mitologia giapponese. Infatti, l’imperatore è il discendente diretto della dea del sole Amaterasu.
È conosciuta anche con il nome di “Hi-no-maru” (日の丸) o “Disco del Sole“.
La bandiera giapponese è stata adottata nel 1870 ma esistono sue rappresentazioni anche in illustrazioni antiche. Fu utilizzata la prima volta in occasione della prima delegazione diplomatica giapponese negli Stati Uniti.
La prima bandiera giapponese fu usata nel 701 d.C. e se ne parla nel Nihon Shoki (日本書紀) ed in particolare durante il regno dell’imperatore Monmu. Nel tempo fu usata più più volta ed in particolare ne fu imposto l’obbligo di esposizione delle bandiere giapponesi da parte di Tokugawa Ieyasu sulle navi mercantili.
Con la restaurazione Meiji fu utilizzata come uno strumento simbolo dell’imperialismo giapponese.
Forse l’immagine più famosa della bandiera, dopo quella attuale, è quella della Seconda Guerra Mondiale che ha i 16 raggi solari proprio per indicare il Giappone come la “Terra del Sol Levante”. Lo stesso sole che fu usato nell’hachimaki, o meglio, la bandana dei kamikaze usata durante la suddetta guerra. I raggi furono rimossi anche per evitare collegamenti con le varie violenze dei giapponesi fatte durante la guerra nei confronti dei cinesi e coreani.
Con la legge sulla Bandiera e Inno Nazionale del 1999 fu adottata ufficialmente. Con la stessa legge fu dichiarato simbolo del Giappone anche Kimi ga yo, per l’appunto l’inno giapponese. La legge impone le dimensioni e i colori della bandiera nipponica ed in particolare per il rosso sottolinea che deve avere una tonalità “profonda”.