Un viaggio in Giappone può anche essere organizzato all’insegna della scoperta delle tradizioni, usi e costumi del popolo nipponico. Tra queste non possono certe mancare le case tradizionali giapponesi che abbiamo imparato a riconoscere anche grazie ad un’infanzia trascorsa davanti alla TV a guardare i cartoni animati giapponesi. Durante un viaggio nella terra del Sol Levante è entusiasmante provare l’esperienza di un bagno in un onsen, vedere uno spettacolo teatrale kabuki, oppure visitare un bellissimo Karesansui, ma anche conoscere ed osservare l’architettura tradizionale nipponica. Scopriamo quindi come sono fatte queste piccole, grandi opere d’arte architettoniche e cerchiamo di capire dove possono essere ammirate al meglio nella vasta metropoli di Tokyo.
Case tradizionali giapponesi: come sono strutturate
Le case tradizionali giapponesi sono dei capolavori di edificazione realizzati in legno. Costellano ancora interi quartieri nella cosmopolita Tokyo. Se ne possono osservare di veramente molto belle in alcuni dei quartieri e sobborghi più piccoli e decentrati
La loro struttura è suddivisa in:
- Genkan – si tratta di un piccolo e accogliente ingresso, presente nella case tradizionali giapponesi e in quelle di stampo più contemporaneo. È la prima vera stanza della casa. Questa comprende una prima piccola area localizzata alla stessa altezza dell’esterno, dove è possibile lasciare le proprie scarpe quando si entra in casa. In Giappone infatti, è inconcepibile entrare in casa con le scarpe ai piedi! Nel Genkan si trova un piccolo armadietto, chiamato getabako, che serve a riporvi le calzature. Se questo non è presente, le scarpe vanno lasciate alla fine del genkan con la punta rivolta verso l’esterno. L’ingresso termina con un piccolo scalino che porta al piano rialzato dell’abitazione.
- Cucina – la cucina di una casa tradizionale giapponese è simile alle normali cucine odierne. È però più semplice e conta meno elettrodomestici. Difficile trovare un forno all’occidentale, o una lavastoviglie. Invece è sicuramente presente un bollitore, o meglio il “cuociriso”.
Bagno, salotto e loggiato
- Bagno alla giapponese – il bagno è suddiviso in più stanze. È facile, infatti trovare una stanza con gabinetto e lavandino e un’altra con lavandino e vasca. La doccia non c’è, ma al suo posto è presenta una grande vasca da bagno. Il pavimento è segnato da corridoi di scolo per la raccolta dell’acqua in eccesso che trabocca dalla vasca.
- Ima – L’ima (che significa “stanza in cui stare”) corrisponde al nostro salotto. Questa stanza è chiamata anche chanoma, che vuol dire “stanza del tè”. In questa parte della casa le famiglie si raccolgono, mangiano, si rilassano, guardano la tv ed ospitano amici e parenti. L’arredamento è sempre molto semplice ed è composto da: un tipico sofà giapponese senza zampe e un tavolino rotondo al centro dell’ambiente.
- Engawa – l’engawa è una striscia di legno levigato e liscio che solitamente funge da confine tra il giardino e le mura di casa. Può essere sia interna che esterna. Nella versione esterna, funge da ballatoio coperto dal pavimento del piano superiore che lo protegge dalle intemperie. Ancora oggi l’engawa è presente in quasi tutti i templi del Giappone.
Case tradizionali giapponesi: dove vederne a Tokyo
Le case tradizionali giapponesi sono uno spettacolo da ammirare sia all’interno che al loro esterno. Sono elaborate e semplici allo stesso tempo e hanno il potere di evocare un tempo antico e misterioso che oggi non esiste più. Tokyo non è solo sinonimo di luci al neon e vita sfrenata. In questa grande metropoli esistono ancora alcuni quartieri che raccolgono moltissime case tradizionali giapponesi da ammirare in tutta la loro bellezza.
Minowa, Minami Senju e Kita Senju sono sicuramente tra le zone che meglio di altre offrono la possibilità di godere di questo spettacolo entusiasmante. Fuori mano rispetto al centro di Tokyo, sono anche tra i quartieri più poveri e patinati della metropoli. Nonostante questo, se si dedica loro un po’ di tempo, svelano agli occhi dei curiosi, alcuni degli scorci più belli dell’intera città.
Qui, infatti, è possibile trovare intere vie di case tradizionali giapponesi, piccole e grandi costruzioni, basse e rifinite fin nei minimi dettagli. Senza contare poi, che i quartieri sono ricchi di botteghe e ristorantini caserecci (che offrono ramen fatto a mano) .
Le case tradizionali giapponesi da poter ammirare durante un viaggio a Tokyo si trovano anche nella zona della città chiamata Shitamachi. Qui si trovano i quartieri di Yanaka, Shibamata, Sugamo e Sanya. In queste zone è ancora possibile assaporare e sperimentare l’antica atmosfera popolare del Giappone, quella precedente alla grande guerra. Questi graziosi sobborghi sono ricchi di abitazioni classiche giapponesi costruite in legno e abbondano di negozi, botteghe e ristoranti dov’è ancora possibile mangiare e bere in modo casereccio.