Il santuario di Takinoo, situato nella città di Nikko, è uno dei luoghi più affascinanti e sacri del Giappone.
Questo santuario è riconosciuto come bene culturale Importante del Sol Levante e inserito tra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, il santuario è un perfetto esempio di come la natura, la storia e la spiritualità si intreccino nel cuore della cultura giapponese.
Sicuramente uno dei must della città di Nikko soprattutto se si vuole uscire dalle consuete località turistiche.
Contenuti
Origini e storia
Si pensa che il santuario di Takinoo sia stato costruito nell’anno 820 dal monaco buddhista Kukai, conosciuto anche come Kobo Daishi (774-835), il fondatore del monastero sul Monte Koya, nella Prefettura di Wakayama.
La struttura attuale di questo santuario risale al 1645, anno in cui fu ricostruito.
Al centro del santuario si trova la divinità shintoista Tagorihime no Mikoto, una delle tre principali divinità venerate nel famoso Nikko Futarasan Shrine.
Secondo la leggenda, la dea sarebbe scesa sulla Terra in un’area situata dietro il santuario, oggi caratterizzata dalla presenza di tre giganteschi cedri giapponesi, considerati sacri e simbolo della protezione divina.
Gli elementi del santuario di Takinoo
Il Santuario di Takinoo non è solo un luogo di preghiera, ma anche uno spazio ricco di simboli e tradizioni che lo rendono unico.
La porta della fortuna (Undameshi no Torii)
Una delle caratteristiche più particolari del santuario è il suo torii (porta shintoista), che ha un’apertura circolare nella parte superiore.
La tradizione vuole che i visitatori lancino piccole pietre verso questa apertura: se la pietra passa attraverso il foro, il desiderio del lanciatore sarà esaudito.
Infatti, vicino questo torii si trova una scatola con delle palline per provare a esaudire un desiderio.
Questa porta speciale è stata donata al santuario nel 1689 da Kaji Sadayoshi (1612-1698), un samurai al servizio del terzo shogun Tokugawa, Iemitsu.
Enmusubi no Sasa (Il bambù dei legami)
Un vaso che contiene foglie di bambù è dedicato ai visitatori in cerca di fortuna in amore e di un matrimonio felice.
Questa tradizione si basa sui valori dei legami della famiglia e dei legami tra uomo e donna, molto radicati nella cultura giapponese.
Kodaneishi (La pietra della fertilità) del Santuario di Takinoo
Questo luogo sacro è associato alla fertilità e al parto sicuro.
Si crede che offrire preghiere davanti alla pietra, a cui seguono un movimento circolare in senso orario intorno ad essa, possa garantire una gravidanza felice e un parto sicuro.
Molti visitatori lasciano piccole pietre come offerte o come segno di gratitudine per i desideri esauditi. Infatti, vicino a questa pietra si trovano tante piccole pietre segno proprio della devozione e della preghiera delle donne che vengono qui per pregare.
Questa pietra è anche conosciuta come Kodane Gongen, un termine che simboleggia l’apparizione di un Buddha nella forma di una divinità shintoista, testimoniando l’antica fusione tra buddhismo e shintoismo in Giappone.
Sake no Izumi (La sorgente del sake)
Nei pressi del santuario si trova una sorgente d’acqua dolce, considerata essenziale per la produzione di sake di alta qualità.
Ogni anno, durante i consueti festival di primavera e autunno, i produttori di sake visitano questa sorgente per ringraziare le divinità e pregare per una stagione di produzione abbondante.
Il ponte Munen e il monte Nyoho
Uno degli elementi più suggestivi del santuario è il Ponte Munen, costruito nel 1677.
Non è un ponte di grandissime dimensioni ma è il ponte in pietra più antico della Prefettura di Tochigi e un Bene Culturale Importante.
Attraversare questo ponte simboleggia la separazione dal mondo profano e l’ingresso nello spazio sacro del Monte Nyoho, considerato un luogo di culto.
Secondo una credenza tradizionale, attraversare il ponte compiendo un numero di passi pari alla propria età equivale a scalare spiritualmente il Monte Nyoho.
Questo gesto è ritenuto una forma di purificazione e preghiera, che permette di avvicinare il visitatore alle divinità.
La fusione tra buddhismo e shintoismo
Prima del periodo Meiji (1868-1912), il buddhismo e lo shintoismo erano profondamente intrecciati nella cultura giapponese.
Il Santuario di Takinoo è un perfetto esempio di questa fusione religiosa, come dimostra il termine Gongen, che indica la manifestazione di un Buddha sotto forma di divinità shintoista.
Questa tradizione unifica due grandi percorsi spirituali in una visione armoniosa della fede e della natura.
Tradizioni e riti del santuario di Takinoo
Il santuario di Takinoo è un luogo in cui i riti e le tradizioni si tramandano da secoli. Ogni elemento del santuario ha un significato:
- Le pietre offerte alla Kodaneishi simboleggiano gratitudine e fede.
- Le foglie di bambù rappresentano la speranza per legami affettivi duraturi.
- I festival del sake celebrano l’unione tra spiritualità e vita quotidiana, ringraziando la natura per i suoi doni.
Conclusione
Il santuario di Takinoo non è solo un luogo di culto o turistico, ma un simbolo della spiritualità e della ricchezza culturale del Giappone.
Ogni elemento di questo bellissimo santuario scintoista, dal ponte ai cedri, dal torii alla sorgente, racconta una storia di fede, tradizione e armonia con la natura.
Visitare questo santuario significa immergersi in una dimensione sacra, dove passato e presente convivono in perfetta armonia, offrendo ai visitatori un’esperienza di pace e riflessione.