In contrapposizione al caos della cosmopolita Tokyo, troviamo un delizioso sobborgo della capitale nipponica, chiamato Shimokitazawa, che si trova a pochi minuti dal cuore della città. Sicuramente una delle tante mete da mettere nella propria lista, quando si decide di viaggiare in Giappone. Perdersi nelle tante stradine di questo quartiere, è l’antidoto giusto per trovare pace e serenità e distaccarsi totalmente dalla frenesia della metropoli giapponese. Si tratta di un sobborgo veramente molto alla moda, rilassato, che trova la propria espressione di molteplici negozi, boutique e caffè dallo stile retrò. A pochi minuti dal centro al neon di Shinjuku, Shimokitazawa è l’emblema della comunità creativa locale nata sulle ceneri di un’antica comunità agricola, già presente in questa zona, da generazioni. Centinaia le strade da percorrere, migliaia le attrattive. Viaggiareingiappone.it ha voluto stilare un breve elenco delle tante meraviglie di questo “piccolo” (si fa per dire) meraviglioso quartiere di Tokyo.

Shimokitazawa: come arrivare, cosa vedere

Shimokitazawa si raggiunge molto facilmente. È infatti accessibile dalle stazioni di Shinjuku e Shibuya. Da Shinjuku basta prendere la linea Odakyu e scendere direttamente nel sobborgo. Da Shibuya invece bisogna prendere la linea Keio Inokashira e, dopo una breve corsa, di circa quattro o cinque minuti sul treno espresso, si arriva direttamente a Shimokitazawa.

Una volta arrivati a destinazione, si apre agli occhi uno spettacolo entusiasmante. Il quartiere, infatti, ospita la musica indipendente, il teatro, la commedia e il mondo cinematografico di Tokyo. Il sobborgo inoltre, ospita la più alta concentrazione di negozi dell’usato, presenti all’interno dell’intera area metropolitana. La bellezza del quartiere è dettata anche dalla presenza di numerose piccole stradine, che salgono e scendono con un andamento alquanto tortuoso. La loro sinuosità e il loro movimento è il retaggio di un antico passato, quando la campagna e la vita agricola, priva di auto e motorizzazioni, prevaleva sull’urbanizzazione della zona.

Un po’ di storia

Shimokitazawa è un quartiere, relativamente piccolo, costituito da costruzioni basse e stradine strette. Edifici e strutture dalla forte vocazione commerciale all’interno della Municipalità di Setagaya, il più popoloso dei 23 quartieri speciali di Tokyo. I residenti chiamano questo quartiere: “Shimokita” ed è apprezzato dai giovani per i numerosi caffè, i teatri, i jazz pub, i negozi di abiti vintage di seconda mano e in generale per la sua rilassata atmosfera bohémien.

Shimokitazawa è sopravvissuto indenne alle devastazioni del Grande Terremoto del Kanto del 1923. Il quartiere è scampato miracolosamente ai bombardamenti alleati nel corso della seconda guerra mondiale. È riuscito a mantenere intatto il dedalo delle proprie viuzze strette e tortuose. La zona è da sempre stata sede della comunità agricola. Dopo il terremoto del Kanto, ha ricercato in questo territorio un po’ di pace e tranquillità, fuggendo dal caos della metropoli.

Shimokitazawa

Alla fine della seconda guerra mondiale la periferia, compreso questo grazioso quartiere, è diventata sede delle attività commerciali dei soldati statunitensi. Shimokita, oltre ad offrire una vasta selezione di negozi, ristoranti e pub, vanta affitti molto bassi e per questo è particolarmente apprezzato dai giovani studenti. I creativi che vogliono avviare una propria attività e vivere in città senza la pressione, lo stress e le ansie di una grande metropoli, scelgono questo quartiere per le proprie imprese.

Shimokitazawa: una realtà a misura d’uomo

L’impostazione strutturale del quartiere, con vicoli e strade strette e tortuose che impediscono il passaggio di auto e veicoli a motore, favorisce una mobilità più lenta. Un modo di spostarsi antico, tranquillo, inserito in un ambiente che conserva una scala ridotta, a misura d’uomo, ricco di attività e culturalmente vivacissimo.

A differenza dei maggiori hub ferroviari come Shinjuku, Shibuya o Ikebukuro, Shimokitazawa conserva un paesaggio molto distante dalla rappresentazione futuristica della visione collettiva occidentale della capitale giapponese. Uno dei motivi per cui questo quartiere ha da sempre riscosso un grandissimo successo, è la vastità di boutique dell’usato e antiquariato vintage, che costellano le sue stradine. Un intero sobborgo cittadino dove è possibile fare shopping retrò e concludere affari molto vantaggiosi. Che si tratti di libri usati, vestiti vintage, o di seconda mano, qui sicuramente è possibile trovare tutto quello che si desidera e ad un prezzo molto economico.

Presenti anche moltissime catene di negozi dell’usato. Tra le più importanti e famose ricordiamo: Flamingo, Joe’s New York Exchange e Chicago e il flagship store di Village Vanguard. In quest’ultimo è possibile trovare abbigliamento, accessori, giocattoli vintage e molto altro ancora.

Shimokitazawa e Banana Yoshimoto

Banana Yoshimoto, pseudonimo di Mahoko Yoshimoto, è una famosa scrittrice giapponese, le cui opere hanno trovato la giusta ispirazione proprio in questo sobborgo. Shimokitazawa è definito, descritto ed evocato tra le pagine dei suoi romanzi e la scrittrice non ha mai fatto mistero di vivere proprio in questo bel quartiere. Banana riesce ad esprimere al meglio il suo senso di appartenenza a questo territorio. La scrittrice lascia trapelare dai suoi scritti, tutto l’amore e la dimensione di accoglienza che solo questi luoghi possono evocare.

 


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