Cosa si festeggia
Il giorno di Kinrou kansha no hi (勤労感謝の日) o festa del lavoro è l’ultima festa dell’anno. Le altre che verranno dopo sono principalmente o ispirate alla nostra cultura o non sono state instituite ufficialmente dal governo giapponese.
La Festa del lavoro si festeggia il giorno del 23 novembre ed è stata istituita nel 1948. Si potrebbe pensare che in questa festa si debba ringraziare solo chi lavora, come fanno i figli con i padri in Europa ma in Giappone oltre a questo significato viene dato anche quello di lavorare più sodo, celebrare la produzione ottenuta e ringraziarsi a vicenda.
Storia della festa
In origine questa la festa del lavoro era chiamata “niinamesai” (新嘗祭) che era il giorno in cui l’imperatore rendeva grazie alle divinità del cielo e della terra chiamate Tenjinchigi (天神地祇) per il raccolto ottenuto nell’anno, invocava la benedizione per quello futuro e assaggiava il nuovo riso. Allo stesso tempo veniva offerto alle divinità il sake e il riso raccolto nell’anno.
L’origine della festa del lavoro risale al periodo Asuka e si tratta di un evento “miyanaka” (宮中) o meglio della sola corte imperiale per questo non è molto conosciuto.
Nel dopoguerra si decise di sostituire questa festa dando spazio a tutti e non solo all’imperatore e ai pochi che la celebravano.
In Giappone esiste ancora il Miname no matsuri che è un evento ancora sentito e che si lega all’antica tradizione.
Durante questo festival continua la tradizione di offrire alle divinità i cinque tipi di grano: riso, grano, miglio, soia e fagioli rossi proprio come faceva lo stesso imperatore.
Cosa fare nella festa del lavoro
Non essendo ancora pieno inverno la giornata del Kinrou kansha no hi o la festa del lavoro permette alle persone di uscire anche senza allontanarsi dalle proprie città.
Dove è possibile le persone ne approfittano per vedere il foliage e quindi il cambio di colore delle foglie in rosso.
Ma non bisogna dimenticare il fine stesso della festa del lavoro: dire grazie a chi lavora, a chi rende prospero il Giappone perché ognuno a suo modo contribuisce al suo sviluppo.
Se doveste fare un viaggio in Giappone in questo periodo non mancate di trovare un parco dove assistere a questo fenomeno.