Dieci anni fa ci fu il famoso terremoto Fukushima che causò la morte di 18.425 persone. Oggi, come di consueto, diverse persone si sono riunite lì per pregare e per commemorare i loro cari defunti.

Dopo il terremoto 110.000 persone hanno vissuto in case temporanee perché non potevano tornare a casa. Ancora oggi c’è chi vive in queste case e fortunatamente la maggior parte si sposterà per la fine del mese.

Il terremoto che ha colpito la zona di Fukushima ha colpito anche la centrale nucleare. Qui circa 41.000 persone ancora non possono tornare alle loro case a causa delle radiazioni.

Terremoto Fukushima: le testimonianze

Tra le testimonianze più belle, dell’epoca c’è quella della signora Shizuko Watanabe che trasformò questo triste evento in un qualcosa di buono e caritatevole: “Nel corso dell’anno successivo al disastro, abbiamo visto molti volontari entrare nella nostra città. Mi sentivo meglio nel vedere queste persone che sono venute ad aiutarci in un momento difficile. Volevo solo ringraziarle ma non potevo fare altro che offrirgli della zuppa di miso. Cosicché loro continuarono a venire, e io continuavo a cucinare. Alla fine, io e i miei amici abbiamo aperto il locale “Pranzo ad Odaka” “Odaka no Hirugohan” (尾高の昼ご飯) che è diventato un posto dove offrire un pasto caldo e gustoso a chi chiunque veniva da noi: volontari, lavoratori per la decontaminazione e giornalisti che sono venuti a raccogliere notizie e raccontare le nostre storie”.

La signora Shizuko ci insegna che si può sempre ricominciare e fare del bene... Anche dal terremoto Fukushima.

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