Anche gli aquiloni hanno nella cultura e nella storia giapponese il loro posto di rilievo. Gli aquiloni giapponesi hanno una storia più che millenaria e ancora oggi in determinate giornate o feste vengono esposti e usati.
Vediamo insieme velocemente la loro storia e i loro tratti caratteristici.
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Storia degli aquiloni giapponesi
Gli aquiloni giapponesi (凧) prendono il nome anche di “falchi di carta”. Tale espressione è la traduzione letteraria dell’ideogramma “凧” che risulta data in epoca Heian (794-1185 d. C). Questo ci fa capire che gli aquiloni esistevano in Giappone già 1000 anni fa.
Durante questo periodo gli aquiloni giapponesi venivano usati come mezzi di comunicazioni soprattutto quando vi erano castelli e i relativi fossati.
Col periodo Edo gli aquiloni divennero molto diffusi. La ragione di questa diffusione è dovuta sopratutto alla riduzione del costo della carta che permise all’aquilone di essere reperibile anche per i ceti meno abbienti.
Anche l’introduzione degli ukiyoe permise una maggiore diffusione in quanto le fantasie e i disegni non erano più fatti a mano ma stampati. La stampa permise anche una maggiore qualità dei disegni, di colorazione e di effetti cromatici.
Forma, materiali e fantasie degli aquiloni giapponesi
Erroneamente is pensa che gli aquiloni giapponesi siano fatti con carta di riso ma invece sono fatti con carta di gelso. Altri materiali con cui vengono fatti gli aquiloni giapponesi sono il bambù per l’intelaiatura e la canapa per le corde.
Ogni artista ha voluto poi dare il suo tocco ad ogni aquilone fatto tant’è che ad oggi il Giappone è il primo paese al mondo per varietà di aquiloni.
Per quanto riguarda le forme invece ce ne sono davvero tante. Si va dalla classica a rombo a quella rettangolare, dalla quadrata alla triangolare. Le forme più fantasiose degli aquiloni giapponesi sono quella a forma di numero otto, di bambino e non mancano quelle esagonali o a forma di bambino.
Contando il Giappone più di mille di tipi di aquiloni potete immaginare quante siano le fantasie. Si va dai personaggi storici come il capo dei 47 ronin agli animali come la tartaruga, la volpe. Alle volte sono usati anche simboli propiziatori o di buon auspicio: il daruma, l’uomo che scocca la freccia e il centro del bersaglio. Non mancano quelli più nazionalisti che rappresentano la bandiera giapponese o le onde.
Maggiore sarà l’altezza che raggiungerà l’aquilone maggiore sarà la fortuna che si potrà avere.
L’uso degli aquiloni oggi
Oggi gli aquiloni giapponesi vengono usati sopratutto in occasione della Festa dei Bambini che cade il 5 maggio. La tradizione vuole che si debba lanciare un aquilone con il nome del bambino insieme ad una raffigurazione del famoso guerriero Kintaro o dell’eroe Ushiwakamaru questo per augurare forza e salute.
Altra tradizione è quella che l’aquilone possa scacciare il male, ecco perchè alle volte viene fatta volare sulle case.
Ad oggi per questioni di sicurezza l’uso degli aquiloni è proibito. Ma i più nostalgici fanno volare gli aquiloni giapponesi in luogo aperti tipo fiumi, laghi o campi.
Alcune scuole del Giappone oggi stanno riscoprendo questi aquiloni sia per la manualità che serve nel preparali, sia perchè le loro fantasie sono parte importante da non dimenticare della cultura giapponese.