Altra festa giapponese della golden week è il kodomo no hi o meglio la “festa dei bambini” (letteralmente sarebbe “giorno dei bambini”). È una delle festività più importanti del Giappone e ricade il 5 maggio.

È una festa antica con radici profonde e tradizionale del paese del Sol Levante.

Storia del kodomo no hi

L’origine del kodomo no hi risale alla festa che una volta veniva chiamata “Tango no Sekku” (端午の節句) che segnava l’inizio dell’estate e della stagione delle piogge. Non a caso troviamo i kanji: 端 (tan) che significa “inizio”, 午 (go) che significa “maggio” e 節句 (sekku) che significa “stagione”.

Le origini di questa festa risalgono all’antica Cina ed è stata introdotta nel calendario delle festività giapponesi nel 1948 anche se veniva festeggiata già nel periodo Edo.

Questo giorno era chiamato anche il giorno della “festa delle barche drago” in cui si festeggiava un politico chiamato “Qu Yuan” che era un aiutante del re dell’epoca. Il suddetto che amava molto il suo regno quando seppe che la capitale fu conquistato dal nemico si uccise. Il popolo, anche per evitare calamità e malattie, indisse questa festa in suo onore.

koinobori
Koinobori

A partire dal periodo Edo questa festa è diventata la “Festa dei bambini”. La tradizione dell’epoca di questa festività che poi è continuata è quella dei:

  • Kabuto ningyo (兜人形): le bambole guerriero che vengono esposte in questo giorno
  • Koinobori (鯉のぼり): le famose carpe di carta che si gonfiano nel vento

In principio lo scopo dei kabuto ningyo era quello di inculcare nei ragazzi lo spirito samurai pertanto era una festa in cui si festeggiavano solo i bambini maschi.Le bambine venivano invece festeggiate il giorno dell’hina matsuri.

La carpa che invece è un pesce che tende ad andare controcorrente invita ai bambini a essere decisi e forti nel loro cammino di vita come le carpe stesse.

Nel 1948 la festa unificò la celebrazione sia dei bambini maschi che delle femmine.

Cosa si festeggia la festa dei bambini in Giappone

Nella festa dei bambini giapponesi si festeggia solitamente la crescita dei bambini.

Letteralmente l’articolo sulle festività giapponesi dice che è un giorno in cui si: “rispetta la personalità dei bambini, si lotta per la loro felicità e si ringrazia per le loro madri”. 

Come si festeggia il kodomo no hi

Nel kodomo no hi rimangono le tradizioni dei kabuto ningyou e dei koinobori, questi ultimi si trovano ora anche fatti di plastica e stoffa e non solo di carta. Di solito i colori usate per le carpe sono: il nero per il padre, la rossa per la mamma e una per ogni figlio. Queste vengono esposte non solo fuori le case ma anche fuori da uffici e strutture pubbliche.

Altra tradizione del kodomo no hi è quella di esporre delle bambole di Kintaro un uomo che nella tradizione era molto forte ed era al servizio del famoso samurai Minamoto no Yorimitsu. Kintaro è un invito ai bambini a crescere robusto, sano e bravo come lui.

Di solito l’esposizione e l’adornamento viene fatto proprio con i bambini per trasmettergli l’importanza di una crescita sana e forte.

Kashiwa mochi

Nel kodomo no hi di solito si mangiano i kashiwa mochi che sono dolci di riso farciti con fagioli azuki e avvolti in foglie di quercia. Altro dolce della giornata sono i chimaki che sono avvolti in foglie di bambù che contengono riso glutinoso cotto a vapore e zucchero.

Altra tradizione ormai in disuso è quella di fare il bagno in acqua calda in cui sono state inserite delle foglie di iris. Si diceva che l’iris avesse il potere di scacciare gli spiriti maligni. In delle zone meno urbane c’è chi in questo giorno le mette sui tetti delle loro case.