Tutti conosciamo lo yen, la moneta del Giappone ma quanti conoscono la sua storia. La storia dello yen inizia sopratutto per copiare la Cina che aveva già introdotto diverse novità in Giappone.

In particolare, il Giappone iniziò a utilizzare le monete a partire dal VII secolo sino alla metà del X secolo Questo per seguire le decisioni del Ritsuryō (律令). 

L’uso terminò, a causa della scarsità di minerali, a partire dalla seconda metà del X secolo. Essa fu sostituita da rice, vestiti e seta.

Dopo aver visto la guida all’uso dello yen, vediamo la storia dello yen a partire dall’inizio.

Storia dello yen… le prime monete

La prova delle prime monete yen usate in Giappone risulta dal Nihon Shoki che dice che nel 683 fu proibito l’uso dell’argento per le monete e che fu sostituito dal rame. 

Le monete del VII secolo erano chiamate Fuhonsen ed erano coniate in Giappone sulla base di quelle cinesi. Erano rotonde con un buco quadrato nel mezzo. Queste monete sono riconoscibili in quanto hanno 7 punti e la scritta 富本 “fuhon”.

Le prime monete yen di rame decise dal Ritsuryō iniziarono a circolare a partire dall’VIII secolo. Queste circolarono in particolare nell’antica capitale del Giappone Nara allora nota come Heijo-kyo.

Nell’antico Giappone si potevano contare circa 13 tipi di monete di rame tutte di diversa dimensione. Ciò era dovuto alla diminuzione del rame estratto. La cattiva fattura di queste monete portò ad un ritorno al baratto fatto con riso, stoffe e seta.

Le monete del Medievo

Proseguendo la storia dello yen vediamo cosa successe nel XII secolo quando ci fu un ritorno alle monete in quanto diverse arrivarono dalla Cina. A queste fu dato il valore di mon.

Queste circolarono fino al XV secolo. In seguito il Giappone cominciò a coniare le proprie monete che cominciarono ad essere usate anche per il pagamento delle tasse.

Antica Banconota yen
Una delle prime banconote yen

L’unificazione della moneta

Nel periodo Edo (1603-1867), lo shogunato emise monete di oro, argento e bronzo. In alcune regioni cominciarono a circolare anche note fatte di carta.

Grazie alle nuove tecniche di coniazione e di estrazione dei minerali il Giappone potè coniare tante nuove monete. L’argento veniva estratto dalle miniere di Iwami Ginzan o importato.

Nel 1601 le monete d’argento e oro furono standardizzate a partire dal peso, grandezza e qualità. Poi nel 1636 con la coniazione della moneta di rame Kan’ei Tusho fu creato il sistema trimetallico basato su bronzo, argento e oro.

Tra le varie monete ricordiamo: Keicho Oban, Keicho Koban, Keicho Chogin e Kan’ei Tusho.

Il valore di queste monete cambiò a seconda delle politiche dello shogunato per far fronte ai deficit, alla circolazione e l’inflazione. All’inizio erano usate soprattutto per la vendita del grano.

Nella seconda metà del periodo Edo furono coniate nuove monete di oro o di argento, tra queste ricordiamo il Nanryo Nishugin.

I primi pezzi di carta o le prime banconote furono quelle emesse dai mercanti. Degli esempi sono Yamada Hogaki, Kii-Wakayama, Harima-Akashi.

La storia dello yen, la sua vera introduzione e la banca del Giappone

Nel 1858 il Giappone avendo aperto le frontiere iniziò a commerciare con diverse nazioni. Nacque così la necessità di avere una moneta unica e così dopo il rinnovamento Meiji si adottò lo yen. 

Le numerose banconote emesse dai commercianti o locali persero valore. Questo perché ne erano state emesse troppe per fare fronte alla guerra civile del Seinan del 1877. Furono pertanto introdotte misure di austerità e furono ritirate dalla circolazione le monete in eccesso.

Nel 1871 il governo introdusse lo yen come moneta unica. Creò delle banconote e emise nuove monete di oro, argento e rame. Lo yen sostituì il vecchio sistema di ryo, bu e shu ed introdusse quello di yen, sen e rin.

Le monete erano emesse dalla Banca del Giappone allora situata vicino al ponte di Eitai-bashi. Essa fu stabilita nel 1882 e creò una rete con le varie banche divise nel paese. Ma nel 1885 furono emesse le prime banconote e la banca arrogò il diritto di emetterle. Nel 1896 fu costruita una nuova struttura proprio dove si trova ora la Banca del Giappone.

Ma nel parlare della storia dello yen è doveroso vedere la storia anche delle prime banconote yen.

La prima banconota a circolare in Giappone fu stampata nel 1872 nel formato verticale giapponese. La prima banconota a essere stampata in verticale e che aveva un ritratto su di essa fu quella del 1881 in cui fu raffigurata l’imperatrice Jingu. Il disegno fu fatto da Edoardo Chiossone, un italiano che lavorava allora per il governo per insegnare le tecniche di stampa delle banconote.

La prima banconota emessa dalla Banca centrale giapponese fu Daikoku-satsu perché raffigurava Daikoku la divinità della ricchezza. 

Nel 1897 la banca centrale giapponese seguendo gli altri paesi decise di garantire l’emissione delle banconote sul sistemo aureo.

Presto nel 2024 si avranno le nuove banconote con nuovi personaggi importanti della storia e della cultura giapponese.

Albero yen
Un “albero” utilizzato per la coniazione degli yen

Come venivano coniati gli yen fino al 1867

Dopo aver visto per sommi capi la storia dello yen vediamo velocemente come venivano coniate queste monete.

La tecnica usata per la coniatura dei primi yen sino a quelli antecedenti alla rivoluzione Meiji del 1867 era abbastanza antiquata.

Tutto partiva dalla moneta madre (彫母銭) che era la moneta che una volta approvata veniva coniata. I caratteri su di essa erano di solito scelti dall’imperatore o da una figura pubblica. Queste monete erano molte rare in quante erano importantissime per la coniatura.

Da questa si creava una moneta chiamata “bosen” fatto in stagno e la cui dimensione era leggermente più grande rispetto alle monete coniate. Il cambio di dimensione era dovuto al fatto che col raffreddamento queste diventavano più piccole.

Questi bosen erano messi in dei telai con della sabbia per formare gli stampi per la coniatura delle monete. Ogni telaio conteneva più monete collegate tra loro per permettere un’unica colatura di metallo.

Il risultato finale era che le monete erano tutte connesse a una specie di albero che prendevano il nome di “edasen” (枝銭).

Una volta che il metallo si è raffreddato, gli stampi venivano separati, gli alberi delle monete venivano rimossi, e le monete venivano tagliate dagli alberi. Le monete coniate erano poi impilate su aste quadrate e i bordi grezzi venivano levigati. Ciò spiega perché le monete avevano un quadrato al centro.

Successivamente, le superfici delle monete vengono levigate, lavate e lucidate.

 Le monete appena create erano sono il prodotto finito. Queste venivano poi incordate per poi essere distribuite.

Se siete interessati ad approfondire l’argomento vi consigliamo la visita al Tokyo Currency Musuem di Tokyo dove potrete vedere e toccare con mano quanto scritto in questo articolo.

Elenco delle persone sulle banconote

  • 1° Maggio 1889: 1 yen – Sukune Takenouchi
  • 8 Settembre 1885: 1 yen – Daikoku
  •  15 Dicembre 1943: 1 yen – Sukune Takenouchi
  • 19 Marzo 1946: 1 yen – Sontoku Nimoya
  • 5 Marzo 1946: 5 yen – Fantasia Guilloche
  • 25 Febbraio 1946: 10 yen – La dieta nazionale
  • 1° dicembre 1951: 50 yen – Korekiyo Takahashi
  • 25 Febbraio 1946: 100 yen – Shotoku Taishi
  • 1° dicembre 1953: 100 yen – Taisuke Itagaki 
  • 2 Aprile 1951: 500 yen – Tomomi Iwakura
  • 1° novembre 1969: 500 yen – Tomomi Iwakura
  • 7 Gennaio 1950: 1.000 yen – Shotoku Taishi
  • 1° novembre 1963: 1.000 yen – Hirobumi Ito
  • 1° ottobre 1957: 5.000 yen – Shotoku Taishi
  • 1° dicembre 1958: 10.000 yen – Shotoku Taishi
  • 1° novembre 1984: 1.000 yen – Soseki Natsume
  • 1° novembre 1984: 5.000 yen – Inazo Nitobe
  • 1° novembre 1984: 10.000 yen – Yukichi Fukuzawa
  • 19 Luglio 2000: 2.000 yen – Torii di Shurei-mon
  • 1° novembre 2004: 1.000 yen – Hideyo Noguchi
  • 1° novembre 2004: 5.000 yen – Ichiyo Higuchi
  • 1° novembre 2004: 10.000 yen: Yukichi Fukuzawa
  • Dal 2024: 1.000 yen – Shibasaburo Kitasato
  • Dal 2024: 5.000 yen – Ume Tsuda
  • Dal 2024: 10.000 yen – Eiichi Shibusawa